31.12.2012   -   01.01.2013  
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ECCLESIA DE EUCHARISTIA      RECONCILIATIO ET PAENITENTIA UT UNUM SINT

 

01.05.2011
Die Seligsprechung Johannes Pauls II.

WÜRDIGUNG
nach Offb12/ 1-5, Offb19/20-21, Hes38/1-6
nach Appendationen, von E.V.B.
- Kap VII.- Hildesheim 1982
     
01.05.2011
Beatificarea lui Ioan Paul II.
 
PREACINSTIRE
dupa apoc12/ 1-5, apoc19/20-21, Ez38/1-6
dupa Apendatiuni, de E.V.B.
–cap. VII.- Hildesheim 1982
…“Aber vorher muss ich
(Maria Mutter Gottes) denjenigen,
der sich gegen uns und euch widersetzt,
verwunden, denn nur mein Kind hat
genügend Kraft, um ihn
(den „Kriech-Abschaum“)
ins Feuer zu werfen.“…
(Append., - Kap VII. Vers10- Ausschnitt)
 
…“Zehn Jahre später, nach paar Monaten
nach Weihnachten 1991, von dem Sturz
des sowjetischen Sternes, und nach drei
Jahren von Weihnachten 1989, vom
Massaker der Kinder in Temeschburg,
unter dem Schwert des kommunistischen
Tyrannen, Ceausescu, wurde es mir(E.V.B)
klar, dass die Mutter des Herrn die jene
ist, die durch die kräftigen Gebete ihres
Dieners, der Papst Johannes Pauls II.,
den „Kriech-Abschaum“, aus der Mitternacht
verwundete, und das ihre Mission, sowohl
Ihre eigene, als auch seine, jenes ist,
den Plan Gottes zu erfüllen,
laut den prophetischen Wörtern:
«Das Tier, das du gesehen hast, ist
gewesen und ist jetzt nicht mehr, aber wird
wieder aufsteigen aus dem Abgrund und wird
in die Verdammnis fahren.(Offb.17/8)»“…
(Append., - Kap VII. Vers25-)

IOANNESPAULUSII"DeLaboreSolis"etMARIAIMMACULATA

…”Dar mai intai trebuie
(Maria Maica Domnului) sa’l ranesc
pe cel ce se impotriveste noua si voua,
caci numai copilul meu are
indeajuns putere
sa‘l arunce in foc
(balaurul-„taratura“)”…
(apend., -cap VII vers 10- fragment)

…”Zece ani mai tarziu, dupa cateva luni
de la Craciunul din 1991, de la caderea
stelei sovietice, si dupa trei ani
de la Craciunul din 1989, de la
masacrarea copiilor din Timisoara,
sub sabia tiranului comunist,
Ceausescu, mi-am dat seama(E.V.B.),
ca Maica Domnului este Aceea care,
prin puternicele rugaciuni
ale Slujbasului ei, Ioan Paul II.,
a ranit “taratura”-balaurul
de la miaza noapte, si ca misiunea lor,
atat a Ei cat si a lui, este aceea,
de-a indeplini planul lui Dumnezeu,
conform cuvintelor proorocirii:
«Fiara pe care ai vazut-o,
era si nu mai este, si se va ridica
iar din Adanc, dar se va
duce la pierzare. (apoc.17/8)»”…
(apend., - cap VII. vers25-)

 

ESORTAZIONE  -  ERMAHNUNG,   Ausschnitt aus UT UNUM SINT:

     Rivolgendomi recentemente ai Vescovi, al clero e ai fedeli della Chiesa cattolica per indicare la via da seguire verso la celebrazione del Grande Giubileo dell'Anno Duemila, ho tra l'altro affermato che "la migliore preparazione alla scadenza bimillenaria non potrà che esprimersi nel rinnovato impegno di applicazione, per quanto possibile fedele, dell'insegnamento del Vaticano II alla vita di ciascuno e di tutta la Chiesa"159. Il Concilio è il grande inizio - come l'Avvento -, di quell'itinerario che ci conduce alle soglie del Terzo Millennio. Considerando l'importanza che l'Assise conciliare ha attribuito all'opera di ricomposizione dell'unità dei cristiani, in questa nostra epoca di grazia ecumenica, mi è sembrato necessario ribadire le fondamentali convinzioni che il concilio ha scolpito nella coscienza della Chiesa cattolica, ricordandole alla luce dei progressi nel frattempo compiuti verso la piena comunione di tutti i battezzati.

Non vi è dubbio che lo Spirito Santo agisca in quest'opera e che stia conducendo la Chiesa verso la piena realizzazione del disegno del Padre, in conformità alla volontà di Cristo, espressa con tanto accorato vigore nella preghiera che, secondo il quarto Vangelo, le sue labbra pronunciano nel momento in cui Egli s'avvia verso il dramma salvifico della sua Pasqua. Così come allora, anche oggi Cristo chiede che uno slancio nuovo ravvivi l'impegno di ciascuno per la comunione piena e visibile.

     Esorto, dunque, i miei Fratelli nell'episcopato a porre ogni attenzione a tale impegno. I due Codici di Diritto Canonico annoverano tra le responsabilità del Vescovo quella di promuovere l'unità di tutti i cristiani, sostenendo ogni azione o iniziativa intesa a promuoverla nella consapevolezza che la Chiesa è tenuta a ciò per volontà stessa di Cristo160. Ciò fa parte della missione episcopale ed è un obbligo che deriva direttamente dalla fedeltà a Cristo, Pastore della Chiesa. Tutti i fedeli, però, sono invitati dallo Spirito di Dio a fare il possibile, perché si rinsaldino i legami di comunione tra tutti i cristiani e cresca la collaborazione dei discepoli di Cristo: "La cura di ristabilire l'unione riguarda tutta la Chiesa, sia i fedeli che i pastori, e tocca ognuno secondo la propria capacità"161.

     La potenza dello Spirito di Dio fa crescere ed edifica la Chiesa attraverso i secoli. Volgendo lo sguardo al Nuovo Millennio, la Chiesa domanda allo Spirito la grazia di rafforzare la sua propria unità e di farla crescere verso la piena comunione con gli altri cristiani.

Come ottenerlo? In primo luogo con la preghiera. La preghiera dovrebbe sempre farsi carico di quell'inquietudine che è anelito verso l'unità, e perciò una delle forme necessarie dell'amore che nutriamo per Cristo e per il Padre ricco di misericordia. La preghiera deve avere la priorità in questo cammino che intraprendiamo con gli altri cristiani verso il nuovo millennio. Come ottenerlo? Con l'azione di grazie, perché non ci presentiamo a mani vuote a questo appuntamento: "Anche lo Spirito viene in aiuto alla nostra debolezza [...] e intercede con insistenza per noi, con gemiti inesprimibili" (Rm 8,26), per disporci a chiedere a Dio quello di cui abbiamo bisogno. Come ottenerlo? Con la speranza nello Spirito, che sa allontanare da noi gli spettri del passato e le memorie dolorose della separazione; Egli sa concederci lucidità, forza e coraggio per intraprendere i passi necessari, in modo che il nostro impegno sia sempre più autentico.

E se volessimo chiederci se tutto ciò è possibile, la risposta sarebbe sempre: sì. La stessa risposta udita da Maria di Nazaret, perché nulla è impossibile a Dio.

Mi tornano alla mente le parole con le quali san Cipriano commenta il Padre Nostro, la preghiera di tutti i cristiani: "Dio non accoglie il sacrificio di chi è in discordia, anzi comanda di ritornare indietro dall'altare e di riconciliarsi prima col fratello. Solo così le nostre preghiere saranno ispirate alla pace e Dio le gradirà. Il sacrificio più grande da offrire a Dio è la nostra pace e la fraterna concordia, è il popolo radunato dall'unità del Padre, del Figlio e dello Spirito Santo"162.

All'alba del nuovo millennio, come non sollecitare dal Signore, con rinnovato slancio e più matura consapevolezza, la grazia di predisporci, tutti, a questo sacrificio dell'unità?

     Io, Giovanni Paolo, umile servus servorum Dei, mi permetto di fare mie le parole dell'apostolo Paolo, il cui martirio, unito a quello dell'apostolo Pietro, ha conferito a questa sede di Roma lo splendore della sua testimonianza, e dico a voi, fedeli della Chiesa cattolica, e a voi, fratelli e sorelle delle altre Chiese e Comunità ecclesiali, "tendete alla perfezione, fatevi coraggio a vicenda, abbiate gli stessi sentimenti, vivete in pace e il Dio dell'amore e della pace sarà con voi [...]. La grazia del Signore Gesù Cristo, l'amore di Dio e la comunione dello Spirito Santo siano con tutti voi" (2Cor 13,11.13).

Lettera Apostolica "Novo Millennio Ineunte" (6 gennaio 2001)
http://www.vatican.va/holy_father/john_paul_ii/apost_letters/documents/hf_jp-ii_apl_20010106_novo-millennio-ineunte_it.html
 
Bolla di Indizione del Grande Giubileo dell'Anno 2000 "Incarnationis Mysterium" (29-30 novembre 1998)
http://www.vatican.va/jubilee_2000/docs/documents/hf_jp-ii_doc_30111998_bolla-jubilee_it.html
 
Lettera Apostolica "Tertio Millennio Adveniente" (10 novembre 1994)
http://www.vatican.va/holy_father/john_paul_ii/apost_letters/documents/hf_jp-ii_apl_10111994_tertio-millennio-adveniente_it.html
 
Bolla di Indizione del Giubileo per il 1950° anniversario della Redenzione "Aperite Portas Redemptori" (6 gennaio 1983)
http://www.vatican.va/holy_father/john_paul_ii/jubilee/documents/hf_jp-ii_doc_19830106_bolla-redenzione_it.html
 
 
SELIG sei unser geliebter
Johannes Paul II.
DER ERFÜLLER DER WEISSAGUNG
DER HEILIGEN SCHRIFT, den Gott Vater
als sein Werkzeug und
kostbaren Edelstein erwählt hat!

J.J.B. und E.M.B.
 
FERICIT fie iubitul nostru
Ioan Paul II.
IMPLINITORUL PROOROCIRII
SFINTEI SCRIPTURI, pe care D-zeu Tatal
l-a ales ca unealta
si scumpa piatra pretioasa!

I.I.B. si E.M.B.